Siamo nate a Cuccaro Vetere (SA), nella diocesi di Vallo della Lucania, per iniziativa del parroco Don Nicola Cerbone che, vivendo intensamente la difficile vita dei suoi parrocchiani e degli abitanti dei paesi limitrofi, progettava di fondare un istituto religioso femminile al servizio della Chiesa locale, con una presenza operante soprattutto nelle zone più bisognose e disagiate.
Don Nicola Cerbone
Era assecondato in questo suo intento da un gruppo di giovani ragazze del piccolo borgo cilentano, che sarebbero poi divenute le prime suore. Tra esse aveva un ruolo particolare Chiara Oristanio, una giovane del posto, allora presidente della gioventù femminile di Azione Cattolica, che della futura istituzione sarebbe stata la confondatrice e la prima superiora generale.
Nella sua attività parrocchiale, fin da subito don Nicola aveva avuto modo di constatare che il paese era privo di qualsiasi servizio sociale. Le conseguenze di questa situazione si riflettevano soprattutto sull’infanzia.
Madre Chiara Oristanio
Il tema dell’educazione infantile gli stava molto a cuore. La scuola materna era per lui l’ambito ideale in cui porre le fondamenta della vita cristiana. Progettava di aprire un asilo d’infanzia ed un laboratorio di taglio e cucito.
A sostenere i suoi progetti c’era il gruppo dell’Azione Cattolica, il motore della rinascita spirituale e umana del paese, ma soprattutto tanta gente semplice, che unita a qualche famiglia benestante di Cuccaro, l’aiutava materialmente.
Don Nicola aveva capito però di aver bisogno di una comunità di suore per Cuccaro, che si occupassero dell’educazione dei bambini e delle giovani a tempo pieno.
Dopo un primo tentativo con le suore Vocazioniste, le quali vennero a Cuccaro e vi restarono soltanto un anno, egli scrisse ad altri Istituti Religiosi senza però ottenere risposte e cominciò allora a coltivare il progetto di fondare una nuova famiglia religiosa.
Nelle giovani donne del circolo di Azione Cattolica don Nicola aveva colto quelle “energie latenti, che attendevano solo di essere scoperte e valorizzate”. Furono esse stesse a rendersi disponibili per continuare l’opera dell’asilo e del laboratorio iniziate dalle suore Vocazioniste. Con l’aiuto di una maestra d’asilo, venuta da Orria Cilento, Candida De Feo e la prontezza di alcune giovani, fra cui Chiara Oristanio, le attività ripresero.
“La nostra piccola opera di Santa Teresa sta diventando la mia passione,
mi sento trasportato verso di essa con un effluvio di gioia intima”
(Don Nicola Cerbone)
Il 2 gennaio 1933 mons. Nicola Cerbone, costituiva la Pia Società di Santa Teresa del Bambino Gesù. Modello della nascente famiglia religiosa doveva essere Santa Teresa di Gesù Bambino, giovane carmelitana di Lisieux da lui considerata l’ispiratrice del progetto, canonizzata da poco (1925).
La Pia Società, come recita ancora l’Atto costitutivo, si proponeva di svolgere un triplice apostolato: religioso, sociale, educativo.
Tutto il fervore di queste giovani donne non passava inosservato. Era un avvenimento straordinario per Cuccaro vederle dedite all’educazione dei bambini, dopo aver lasciato la casa paterna per andare a vivere insieme e dedicarsi interamente alla realizzazione di questo progetto di don Nicola Cerbone.
Inizialmente, tutto era ancora poco chiaro anche a loro stesse, ma sentivano di doversi dedicare completamente a questa missione.
Non si trattava di una fuga dalla monotonia quotidiana e da un ambiente che dava pochi stimoli a realizzare al meglio la propria vita, ma di una sensibilità cristiana che prendeva sempre più corpo in loro e si esprimeva nella carità verso il prossimo, in un forte desiderio di consacrarsi totalmente a Dio e all’avvento del suo Regno.
Il 4 ottobre 1937 aveva luogo la prima professione religiosa, che segnava la storia dell’Istituto delle Ancelle di Santa Teresa di Gesù Bambino: venticinque giovani vestivano l’abito religioso.
Erano gli anni in cui rifulgeva nella Chiesa la figura di Santa Teresa di Gesù Bambino. I fondatori, conquistati dalla sua spiritualità, che avevano diffuso anche nel popolo, mossi da ispirazione divina chiamarono le suore “Ancelle di Santa Teresa di Gesù Bambino”, additando loro la “Piccola Via” dell’infanzia evangelica.
Santa Teresa di Gesù Bambino
Le Suore professe partirono per i vicini paesi del Cilento, dove più difficile era la vita e i bisogni si facevano più urgenti, incarnando il carisma che lo Spirito aveva suscitato nel Fondatore.
Seguirono tempi critici, nonostante le vocazioni entrassero numerose; tuttavia, la carità e la fede profonda di don Nicola e Madre Chiara mantennero salda la speranza delle giovani suore. Così, l’Istituto procedette sicuro nel cammino e l’11 febbraio 1952 ricevette il “Nulla osta” per l’erezione canonica diocesana. Dopo il Concilio Vaticano II ha cercato di aprirsi ai nuovi insegnamenti della Chiesa, prendendo sempre più coscienza della propria identità.
Nel gennaio del 1980, nonostante si vivesse una forte crisi di vocazioni, l’Istituto si aprì alla Missione in Brasile.
Il 7 dicembre 1987 il Santo Padre Giovanni Paolo II ha riconosciuto l’Istituto di Diritto Pontificio.
Il piccolo seme nato a Cuccaro continuerà a portare i suoi frutti anche in altre parti del mondo.
Nel 1984 si apre la Missione in Perù, nel 2011 in Madagascar e nel 2015 in Francia.
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